L’esecuzione di test, trattamenti e procedure può non cambiare la gestione di un paziente per diversi motivi. In alcuni casi, la probabilità pre-test del paziente per una condizione è bassa e non sono necessari ulteriori test (ad es. Screening per il cancro al seno nelle donne più giovani con basso rischio di cancro al seno). Un altro esempio è un test preoperatorio non necessario prima di una procedura chirurgica a basso rischio in cui il rischio di complicanze è basso. D’altra parte, a volte, per età e/o comorbidità il trattamento disponibile non verrebbe modificato dai risultati del test a cui vogliamo sottoporre il paziente. Quando possibile i medici specializzandi dovrebbero fare riferimento a linee guida basate sull’evidenza per guidare test o trattamenti appropriati. Bisogna sempre ricordare che esami, trattamenti e procedure che non sono necessari possono arrecare danno al paziente, sia diretto sia indiretto (falsi positivi e sovradiagnosi), e hanno un impatto sull’ecosistema.
Sfortunatamente, inoltre, in alcuni ambienti di apprendimento esiste una gerarchia tra tutor e medici in formazione specialistica che rende difficile per questi ultimi sentirsi a proprio agio ad esprimere i loro dubbi e a parlarne. I Tutor devono incoraggiare i medici specializzandi a sentirsi liberi di chiedersi e chiedere se gli esami, i trattamenti e le procedure siano veramente necessari senza timore di ripercussioni. La Scuola di Specializzazione dovrebbe essere un ambiente in cui gli specializzandi si sentono sicuri di fare domande.

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