Troppo spesso lo studio degli studenti in Medicina e Chirurgia si “limita” ad un apprendimento passivo e mnemonico di un gran numero di conoscenze che non trovano applicazione pratica o non vengono sfruttate nella risoluzione di problemi. Così facendo, tali conoscenze rischiano di assumere un carattere prettamente nozionistico e si rivelano superflue nel complessivo bagaglio di conoscenze, abilità e competenze del futuro medico. Gli studenti debbono quindi assumere un ruolo attivo nel migliorare la propria formazione, sia chiedendo che tali conoscenze siano applicate nel contesto delle lezioni a quadri clinici ed esempi concreti, sia promuovendo il concetto di rilevanza delle informazioni. In tal modo la didattica delle facoltà di Medicina potrà essere migliorata con l’obiettivo di fornire agli studenti non solo le nozioni indispensabili, ma anche le capacità critiche e di rielaborazione necessarie ad affrontare nel migliore dei modi le procedure mediche e a risolvere i quadri clinici nel contesto lavorativo. Migliorare la formazione degli studenti di Medicina seguendo questi principi significa anche abituarsi a cercare sempre il razionale di ogni pratica diagnostico/terapeutica valutandone i pro e i contro, e quindi migliorare la capacità di discernere tra le azioni necessarie o meno, tra una medicina praticata sempre allo stesso modo o adeguata alla situazione del singolo paziente e delle sue necessità.

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