Non osservare il paziente solo dal punto di vista biologico ma considera anche la componente soggettiva della malattia, il grado di alfabetizzazione sanitaria e il contesto familiare e sociale in cui il paziente è inserito.

È fondamentale che gli studenti in Medicina siano consapevoli dell’importanza di una relazione medico-paziente all’interno della quale il malato venga considerato nella sua interezza e non come un passivo destinatario dell’assistenza. Tale rapporto è imprescindibile per la realizzazione di un efficace processo di cura e la diffusione di salute all’interno della popolazione. È ormai comprovato quale sia l’impatto di determinanti socio-economici e culturali sulla salute degli individui. Alla luce di ciò, da un lato, è fondamentale comprendere il diritto del paziente di attribuire in modo personale un significato alla propria esperienza di malattia. In caso contrario, il rischio è quello di promuovere azioni inutili e addirittura percepite eventualmente come violente dal paziente stesso. Dall’altro lato, è necessario soffermarsi anche sulla possibilità del soggetto di comprendere informazioni a carattere sanitario e di prendere decisioni circa il proprio stato di salute. Infine è opportuno promuovere un dialogo che favorisca l’autonomia e l’emancipazione del paziente. Tali aspetti non solo contribuiscono a garantire l’adeguata aderenza alle terapie e indicazioni del professionista, ma permettono anche di limitare l’eventuale sviluppo di cronicità o disabilità, oppure permettono una maggiore consapevolezza circa l’importanza di alcuni mezzi di prevenzione.

Principali fonti bibliografiche

1. Quaranta I. La trasformazione dell’esperienza. Antropologia e processi di cura.
2. Bonaccorsi G, Lorini C, Baldasseroni A, Porchia BR, Capecchi L. Health services and health literacy: from the rationale to the many facets of a fundamental concept. A literature review. Ann Ist Super Sanita. 2016;52(1):114-8.

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