Non eseguire esami ematochimici routinariamente e quotidianamente nei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva, ma solo in base a specifici quesiti clinici.

L’esecuzione routinaria e sistematica di esami di laboratorio nei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva è sconsigliata. È stato dimostrato che richiederli in modo routinario, piuttosto che in base a specifici quesiti clinici oppure con l’obiettivo di modificare il piano terapeutico, non migliora l’outcome, espone i pazienti a rischi inutili (anemizzazione secondaria alle eccessive flebotomie, aumento delle infezioni correlate all’eccessiva manipolazione dei cateteri venosi, rischi derivanti da risultati incidentali e non patologici di esami di laboratorio eseguiti di routine) e aumenta la spesa sanitaria.

Principali fonti bibliografiche

1. Kleinpell RM, Farmer JC, Pastores SM. Reducing Unnecessary Testing in the Intensive Care Unit by Choosing Wisely. Acute Crit Care 2018;33:1-6.
2. Conroy M, Homsy E, Johns J, et al. Reducing Unnecessary Laboratory Utilization in the Medical ICU: A Fellow-Driven Quality Improvement Initiative. Crit Care Explor 2021;3:e0499.
3. Goddard K, Austin SJ. Appropriate regulation of routine laboratory testing can reduce the costs associated with patient stay in intensive care. Crit Care 2011;15 (Suppl 1): S133.
4. Allyn J, Devineau M, Oliver M, et al. A descriptive study of routine laboratory testing in intensive care unit in nearly 140,000 patient stays. Sci Rep 2022; 12:21526.

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