Non eseguire l’episiotomia di routine, ma solo quando sussistono precise indicazioni cliniche.

L’episiotomia veniva eseguita allo scopo di evitare il prolasso genitale, l’incontinenza urinaria e le lacerazioni perineali. Tuttavia studi recenti hanno dimostrato che l’episiotomia eseguita di routine comporta numerosi effetti avversi tra i quali: estensione imprevedibile dell’incisione chirurgica verso l’ano o il retto, restringimento dell’introito vaginale, eccessiva perdita ematica, edema, dolore, infezione, diastasi e dispareunia.
L’episiotomia può essere indicata in caso di parto operativo vaginale (ventosa o forcipe), quando è necessario accelerare l’espulsione del feto in presenza di distress fetale e quando sono necessarie manovre invasive per risolvere una distocia di spalle.
In ogni caso non si deve procedere all’esecuzione di episiotomie mediane perché comportano un maggior rischio di estensione al retto.

Principali fonti bibliografiche

1. Cochrane Library Jiang H, Qian X, Carroli G, Garner P Selective versus routine use of episiotomy for vaginal birth (Review) 2017.
2. M.A. Muhleaman et al. To cut or not to cut, that is the question: A review of the anatomy, the technique, risks and benefits of an episiotomy. Clin Anat. 2017 Apr;30(3):362-372.
3. ACOG Practice Bulletin. Episiotomy clinical management guidelines for obstetrician-gynecologists. Obstet Gynecol, 2006;107:957–62.
4. WHO recommendations : intrapartum care for a positive childbirth experience 2018.

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