Non usare la determinazione della 25OH vitamina D come esame di screening per valutare lo status di ipovitaminosi nella popolazione generale.

Le Linee Guida dell’Endocrine Society raccomandano lo screening negli individui a rischio di deficienza e non per la valutazione della salute della popolazione generale, in quanto non vi sono prove che ne sostengano l’efficacia in termini di outcome rilevanti per la salute. Nonostante l’elevata prevalenza di deficienza/insufficienza riportata dalla letteratura, l’attivazione di programmi di sensibilizzazione e supplementazione in adulti e bambini è ritenuta più efficace dello screening.L’Endocrine Society raccomanda il monitoraggio dei livelli di 25OH-D nei soggetti a rischio di deficienza e nell’approfondimento diagnostico dell’osteoporosi o per la diagnosi funzionale delle miopatie prossimali.

Principali fonti bibliografiche

1. Holick MF, Binkley NC, Bischoff-Ferrari HA et al (2011) Evaluation, Treatment and Prevention of vitamin D deficiency: an Endocrine Society Clinical Practice guideline. J Clin Endocrinol Metab; 96: 1911-30.
2. Holick MF (2010) The D-lemma: to screen or not to screen for 25OH vitamin D concentrations. Clin Chem 56: 729-731.
3. LeBlanc ES, Zakher B, Monica Daeges M, et al (2015) Screening for Vitamin D Deficiency: A Systematic Review for the U.S. Preventive Services Task Force 162: 109-122.
4. LeFevre ML (2015) US Preventive Services Task Force. Screening for vitamin D deficiency in adults: US Preventive Services Task Force recommendation statement. Ann Intern Med 162: 133-140.

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