Non prescrivere le statine in prevenzione primaria in pazienti con più di 80 anni; non trattare con statine i pazienti anziani in condizioni di fragilità grave.

Date le scarse evidenze scientifiche ed i documentati eventi avversi delle statine (in particolare miopatie, interazioni farmacologiche, insorgenza di diabete) le principali linee guida delle società cardiologiche ne scoraggiano l’utilizzo nei pazienti ultra 80enni in prevenzione primaria. In questa fascia di età vi sono dati che associano invece elevati livelli di colesterolo totale e non HDL con una diminuzione della mortalità. L’utilizzo delle statine in prevenzione primaria in questi individui va scoraggiato attraverso una valutazione condivisa medico/paziente in merito all’aspettativa ed alla qualità di vita, alle comorbidità, al rischio di eventi avversi. Nel paziente anziano in condizione di fragilità grave anche il trattamento in prevenzione secondaria dovrà essere attentamente ponderato.

Principali fonti bibliografiche

1. AMDA The Society for Post-Acute and Long-Term Care Medicine. Ten Things Physicians and Patients Should Question. https://paltc.org/choosing-wisely
2. Ruscica M, Macchi C, Pavanello C, Corsini A et al. Appropriateness of statin prescription in the elderly. Eur J Intern Med. 2018Apr;50:33-40.
3. Mallery LH, Moorhouse P, McLean Veysey P et al. Severely frail elderly patients do not need lipid-lowering drugs. Cleve Clin J Med. 2017 Feb;84(2):131-142.
4. Leya M, Stone NJ. Statin Prescribing in the Elderly: Special Considerations. Curr Atheroscler Rep. 2017 Oct 11;19(11):47

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