Non sottovalutare l’importanza dell’approccio multidisciplinare e degli approcci non-farmacologici.

Sebbene la prima linea di intervento nella Malattia di Parkinson sia di tipo farmacologico, recenti evidenze hanno dimostrato che una terapia multidisciplinare con l’uso di approcci non-farmacologici possano migliore i sintomi della malattia o addirittura rallentarne la progressione. Questi includono in particolare l’attività fisica aerobica regolare, eseguita 3 volte a settimana al 70-80% dell’output cardiaco massimo. Sebbene non ci siano studi sulla progressione di malattia, numerose evidenze si sono accumulate dimostrando che una dieta sana, di tipo mediterraneo, con poco consumo di derivati animali lavorati/raffinati e ricca di antiossidanti riduca il rischio della malattia: una dieta sana ed equilibrata andrebbe quindi adottata anche nei pazienti con la malattia. Infine, i pazienti dovrebbero adottare un approccio “partecipativo” per la gestione della malattia favorendo l’esercizio mentale e la propria resilienza, con l’informazione e il supporto dei professionisti.

Principali fonti bibliografiche

1. van der Kolk NM, de Vries NM, Kessels RPC, et al. Effectiveness of home-based and remotely supervised aerobic exercise in Parkinson’sdisease: a double-blind, randomised controlled trial. Lancet Neurol. 2019;4422:1–11
2. Bloem BR, Okun MS, Klein C. Parkinson's disease. Lancet. 2021;397:2284-2303

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