Non prescrivere accertamenti clinici e strumentali finalizzati alla valutazione della disabilità già clinicamente accertata.

Evitare simili prescrizioni significa non duplicare accertamenti pleonastici esercitando una medicina legale più rispettosa e giusta nei confronti delle persone con disabilità, evitando disagi inutili a loro e alle loro famiglie, non intasando le liste d’attesa con prestazioni inappropriate e non allocando in maniera scorretta le limitate risorse pubbliche, anche attraverso un unico accertamento medico-legale come chiave di accesso a tutti i benefici previsti dalle disposizioni nazionali e regionali, per semplificare i percorsi di presa in cura delle persone con disabilità.

Principali fonti bibliografiche

1. Iacone G, Buccelli C, L’invalidità civile. Aspetti sostanziali, processuali, medico legali., ed. Cedam, Padova 2008.
2. Vitiello G., Catalano C., Antonelli F. et al “Invalidità civile, disabilità, handicap”,C.G. Edizioni Medico Scientifiche, 2007.
3. Decreto ministeriale - Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2 agosto 2007, recante la "Individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante." (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 27 settembre 2007, n. 225).
4. De Palma A, Alcune riflessioni in materia di assistenza socio-sanitaria, in “Menomazione, capacità, partecipazione: metodologia medico-legale per l’accertamento delle disabilità civili. Prospettive di riforma del sistema di sicurezza sociale per una migliore tutela della integrazione del cittadino disabile”, ed Essebiemme, Noceto (PR), 2005.

Scarica la scheda completa con le 5 raccomandazioni

PDF

Tutte le informazioni sopra riportate non sostituiscono la valutazione e il giudizio del professionista. Per ogni quesito relativo alle pratiche sopra individuate, con riferimento alla propria specifica situazione clinica, è necessario rivolgersi al professionista.