Non eseguire esami di laboratorio ripetitivi di fronte a stabilità clinica e di laboratorio.

I pazienti internistici ospedalizzati subiscono un volume notevole di prelievi ematici per esami di laboratorio nel breve periodo della degenza, per richieste spesso ridondanti e ripetitive. Gli esami di laboratorio alterati richiedono ulteriori controlli, anche se la richiesta originaria era futile, e ciò amplifica il problema. Si tende a sottovalutare il problema della anemia indotta dall’ospedalizzazione a causa dei frequenti prelievi, che può costituire un problema in particolari situazioni cliniche. Sono in atto tentativi di automatizzare I retrocontrolli sulle richieste, con sistemi “reflex” e con vincoli basati su incompatibilità con precedenti risultati o su filtri di intervallo temporale. Spetta al medico prescrittore discernere ciò che è inutilmente ripetitivo, anche attraverso una interazione con il medico di laboratorio. Ovviamente, gli esami futili gravano inutilmente sui costi.

Principali fonti bibliografiche

1. Salisbury AC, Reid KR, Alexander KP. Et al. Diagnostic blood loss from phlebotomy and hospital acquired anemia during acute myocardial infarction. Arch Intern Med 2011; 171: 1646-53.
2. Janssens PM. Managing the demand for laboratory testing: options and opportunities. Clin Chim Acta 2010; 411: 1596-602, doi: 10.1016/j.cca.2010.07.022. Epub 2010 Jul 24
3. http://www.roche.it/fmfiles/re7143001/ESADIA42.pdf

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