Il 29 giugno 2011 riunimmo nelle cantine del Castello di Ferrara, l’unico luogo fresco di una giornata caldissima di un’estate precoce, 60 amici da tutta Italia per cercar di dare dei contenuti alle nostre tre parole chiave, Sobrio, Rispettoso e Giusto, del manifesto della Slow Medicine. Non erano ancora arrivati tutti gli invitati, quando ci trovammo di fronte una persona molto gentile, lunga e magra, sorridente. Si presenta. “Buon giorno sono Gino Lusiani, sono primario medico a Castelfranco Veneto. Ho sentito che c’è qui qualcosa che mi interessa molto. Posso partecipare?” La risposta non poteva che essere “si, entra, grazie per essere con noi”. Era il nostro workshop fondativo: “Nasce la Slow Medicine. Io c’ero”.

Non lo sapevamo, ma era il primo giorno di 10 anni trascorsi insieme.

Siamo diventati subito amici con Gino. Era impossibile non esserlo.

Da allora Gino è stato una delle colonne di Slow Medicine, referente FADOI nel progetto “Fare di più non significa fare meglio- Choosing Wisely Italy”, membro del direttivo Slow Medicine 2018-2020 e componente dell’attuale Gruppo Dirigente appena eletto.

Gli ambiti in cui particolarmente ricordiamo il suo impegno sono stati le cure di fine vita, sulle quali riportiamo un suo recentissimo articolo, e l’insegnamento agli studenti e ai giovani medici, cui aveva da poco dedicato una bella intervista video.

Gino Lusiani è mancato il 30 marzo 2021, ma Slow Medicine, vicina nel dolore alla sua famiglia, lo ricorderà per sempre nella sua gentilezza e signorilità, e cercherà di attuare le idee in cui credeva profondamente.