Ancora oggi in molte realtà operative i pazienti vengono invitati a praticare digiuno da solidi e liquidi dalla mezzanotte della sera prima dell’effettuazione di un intervento chirurgico, nonostante sia dimostrato che tale pratica non diminuisce la possibilità di aspirazione nelle vie aeree durante l’anestesia generale. La letteratura scientifica ha infatti dimostrato che assumere acqua per o.s. prima dell’intervento produce volumi gastrici significativamente minori, nei pazienti non considerati a rischio, ovvero di classe ASA (American Society of Anesthesiology) 1 (paziente in buona salute) o 2 (patologia sistemica di lieve entità).Per le motivazioni sopra descritte, possono essere assunti liquidi chiari fino a due ore prima dell’intervento chirurgico (acqua, the, camomilla, caffè nero… ecc cioè tutto ciò che ha effetto di “trasparenza”) sempre per ASA I e II e nei pazienti non portatori di patologie che possono alterare la funzione digestiva. (obesità, reflusso gastro – esofageo, diabete). Per aiutare i pazienti ad assumere i farmaci, nel pre-operatorio immediato, si possono somministrare fino a 30 ml di acqua. Se l’intervento viene posticipato occorre considerare la possibilità di far bere acqua al paziente per evitare la sete eccessiva e la disidratazione. Gli adulti sottoposti ad interventi chirurgici d’urgenza vanno trattati come se fossero a stomaco pieno. L’approccio all’assistenza deve essere sempre interdisciplinare e coinvolgere tutte le persone deputate a gestire il “digiuno preoperatorio”.

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