Non usare la lezione frontale non interattiva come strumento didattico principale. Privilegiare invece modalità interattive.

La lezione ex cathedra rimane lo strumento più utilizzato nella formazione medica, dai corsi di laurea alla formazione continua, spesso nella più completa ignoranza dei principi elementari della comunicazione e della gestione d’aula e tipicamente con l’ausilio di diapositive confusive, troppo ricche di testo, poco leggibili, sulle quali, invece che sull’uditorio, si concentra l’attenzione del docente (il “karaoke didattico”). Queste modalità di didattica sono associate a scarsa attenzione da parte della maggior parte dei discenti e scarsa ritenzione dei contenuti.

Principali fonti bibliografiche

1. Miller, G. A.The magical number seven, plus or minus two: Some limits on our capacity for processing information. Psychological Review 1956; 63: 81–97.
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3. Davis D; Thomson OBrien MA; Freemantle N; Wolf FM; Mazmanian P; Taylor-Vaisey A. Impact of Formal Continuing Medical Education. Do Conferences, Workshops, Rounds, and Other Traditional Continuing Education Activities Change Physician Behavior or Health Care Outcomes? JAMA 1999; 282: 867-74.
4. Forsetlund L, Bjørndal A, Rashidian A, Jamtvedt G, OBrien MA, Wolf F, Davis D, Odgaard-Jensen J, Oxman AD. Continuing education meetings and workshops: effects on professional practice and health care outcomes. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2009; 2: CD003030
5. Marinopoulos SS et al. Effectiveness of Continuing Medical Education. Agency for Healthcare Research and Quality U.S. Department of Health and Human Services. 2007.
6. Prober CG, Heath C. Lecture halls without lectures-a proposal for medical education. N Engl J Med 2012; 366: 1657-9.

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