Non ritardare la prescrizione di Levodopa se appropriata e, viceversa, non utilizzare i farmaci della fase complicata di malattia in maniera precoce.
La prescrizione di Levodopa come trattamento farmacologico nella malattia di Parkinson è spesso ritardata a favore di altre categorie di farmaci (quali i farmaci agonisti della dopamina) a causa di preoccupazioni riguardanti il rischio di complicanze motorie farmaco-indotte o alla tossicità della Levodopa. Tuttavia, recenti evidenze hanno ridimensionato tali preoccupazioni e quindi la Levodopa può essere introdotta precocemente se richiesto dalle condizioni cliniche del paziente, seppur utilizzando un dosaggio non elevato. Viceversa, non vi sono evidenze che l’utilizzo di farmaci indicati nella fase complicata di malattia (come gli inibitori delle COMT catecol-O-metiltransferasi) riducano il rischio di complicanze motorie della malattia ed andrebbero quindi evitati nelle fasi più precoci.
Principali fonti bibliografiche
1. Cilia R, Akpalu A, Sarfo FS, Cham M, Amboni M, Cereda E, Fabbri M, Adjei P, Akassi J, Bonetti A, Pezzoli G. The modern pre-levodopa era of Parkinson's disease: insights into motor complications from sub-Saharan Africa. Brain. 2014;137:2731-42
2. Ferreira JJ et al. Summary of the recommendations of the EFNS/MDS-ES review on therapeutic management of Parkinson’s disease. Eur J Neurol 2013; 20: 5-15
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