Non prescrivere “gastroprotezione” per la profilassi di ulcere da stress ai pazienti medici, a meno di alto rischio di sanguinamento.

Secondo le linee guida internazionali, la profilassi delle ulcere peptiche da stress con antisecretivi, rappresentati dagli antagonisti del recettore H2 e soprattutto dagli inibitori di pompa protonica, non è indicata di routine in area medica, a meno che non si tratti di pazienti ricoverati in terapia intensiva o ad alto rischio di sanguinamento. Infatti, il termine “gastroprotezione” è inappropriato, celando all’attenzione del clinico e dei pazienti i possibili effetti negativi legati in particolare all’uso prolungato degli inibitori di pompa protonica, quali ad esempio colite da Clostridioides difficile, polmoniti, fratture ossee, insufficienza renale cronica, interferenza con la funzione piastrinica, deficit di vitamina B12, alterazioni del microbiota intestinale. Inoltre si è osservato che la somministrazione di questi farmaci durante il ricovero tende poi a proseguire dopo la dimissione, con notevoli ripercussioni negative sulla salute dei pazienti e sui costi per il Sistema Sanitario Nazionale.

Principali fonti bibliografiche

1. Clarke K, Adler N, Agrawal D, et al. Indications for the use of proton pump inhibitors for stress ulcer prophylaxis and peptic ulcer bleeding in hospitalized patients. Am J Med 2022; 135:313-7. doi:10.1016/j.amjmed.2021.09.010.
2. Heidelbaugh JJ, Goldberg KL, Inadomi JM. Adverse risks associated with proton pump inhibitors: a systematic review. Gastroenterol Hepatol 2009; 5:725-34. PMID: 37967443; PMCID: PMC2886361.
3. Herzig SJ, Howell MD, Ngo LH, et al. Acid-suppressive medication use and the risk for hospital-acquired pneumonia. JAMA 2009; 301:2120–8. doi: 10.1001/jama.2009.722.
4. Imhann F, Bonder MJ, Vich Vila A, et al. Proton pump inhibitors affect the gut microbiome. Gut 2016; 65:740–8. doi: 10.1136/gutjnl-2015-310376.
5. Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale 2022. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco; 2023. p. 501-8.

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