In occasione della Consensus tenutasi a Messina (8-9 settembre 2017) e successivamente, in occasione di un open meeting (Roma, 13 aprile 2018), sono state rese ufficiali da parte della S.I.d.C.O. 5 pratiche ad alto rischio d’inappropriatezza, illustrate dal Delegato Societario Prof. Giacomo Oteri (UNIME) e identificate secondo le indicazioni di Slow Medicine nell’ambito del progetto “Fare di più non significa fare meglio- Choosing Wisely Italy”. È stata effettuata una revisione della letteratura basandosi sulle pratiche di uso comune nella clinica che non determinano, nella maggior parte dei casi, una corretta decisione clinica né una corretta (efficiente ed efficace) terapia. Le pratiche selezionate sono state scelte in base ai risultati di un sondaggio condotto su un campione di odontoiatri generalisti per verificare la conoscenza e il grado di appropriatezza operativa riguardo le più frequenti procedure di chirurgia orale. L’identificazione delle procedure ha tenuto conto dei criteri di appropriatezza delle Ministero della Salute Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia, 2017 http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2637_allegato.pdf. Le buone pratiche sono rivolte principalmente a dentisti, chirurghi e medici orali, medici generici, ma anche alla comunità di pazienti.