Non proseguire cronicamente la terapia con Inibitori di Pompa Protonica (IPP) oltre le indicazioni previste da scheda tecnica (es. 4-8 settimane per il trattamento del reflusso gastroesofageo) ma ridurre la dose (ad esempio, passando da due volte al giorno a una volta al giorno) o interrompere l’IPP e usarlo su richiesta.

Non proseguire cronicamente la terapia con Inibitori di Pompa Protonica (IPP) oltre le indicazioni previste da scheda tecnica (es. 4-8 settimane per il trattamento del reflusso gastroesofageo) ma ridurre la dose (ad esempio, passando da due volte al giorno a una volta al giorno) o interrompere l’IPP e usarlo su richiesta.

È importante che gli IPP vengano utilizzati per il più breve tempo possibile, dato che in letteratura è emerso che se utilizzati a lungo termine (più di 4-8 settimane) aumentano il rischio di: deficit di assorbimento di nutrienti essenziali come il calcio e la...
Non proseguire cronicamente la terapia con Inibitori di Pompa Protonica (IPP) oltre le indicazioni previste da scheda tecnica (es. 4-8 settimane per il trattamento del reflusso gastroesofageo) ma ridurre la dose (ad esempio, passando da due volte al giorno a una volta al giorno) o interrompere l’IPP e usarlo su richiesta.

Non preferire la formulazione antibiotica per via endovenosa rispetto a quella orale se dopo 48 ore di terapia il paziente (sia pediatrico che adulto) rispetta i criteri di cambio EV-OS ovvero risulta: apiretico, in grado di assumere un farmaco per os, in miglioramento clinico, non affetto da infezioni batteriche profonde ad alto rischio.

Come dimostrato da molti lavori scientifici e raccomandato da numerose linee guida (NICE, OMS) il trattamento con antibiotici per via endovenosa dovrebbe essere cambiato prontamente in terapia orale una volta soddisfatti i criteri di cambio EV-OS (oppure interrotto se...
Non proseguire cronicamente la terapia con Inibitori di Pompa Protonica (IPP) oltre le indicazioni previste da scheda tecnica (es. 4-8 settimane per il trattamento del reflusso gastroesofageo) ma ridurre la dose (ad esempio, passando da due volte al giorno a una volta al giorno) o interrompere l’IPP e usarlo su richiesta.

Non effettuare di routine lo switch da una formulazione di un farmaco biologico per via endovenosa, a brevetto scaduto, verso una formulazione per uso sottocutaneo, qualora risulti disponibile una formulazione per via endovenosa biosimilare.

I biosimilari vengono approvati dalle agenzie regolatorie dopo aver dimostrato una sicurezza, efficacia ed immunogenicità comparabili al farmaco originatore. Questi prodotti offrono vantaggi come la riduzione dei costi dei farmaci, migliorano l’accessibilità ai...