Non escludere un alimento dalla dieta solo per la positività di test cutaneo (prick test) e/o IgE sieriche specifiche.

Per la diagnosi di allergia alimentare è fondamentale raccogliere un’approfondita e corretta storia clinica, dalla quale deve emergere un quadro compatibile con allergia alimentare e un rapporto temporale tra l’introduzione dell’alimento e la comparsa dei sintomi. La presenza di test cutaneo (prick test) e/o di IgE sieriche specifiche positive nei confronti di alimenti indica soltanto una sensibilizzazione, condizione che può essere compatibile con l’assunzione di un alimento. Per una corretta diagnosi di allergia alimentare si deve prevedere (se l’anamnesi e il prick test/IgE sieriche specifiche non sono dirimenti) un test di provocazione orale.

Principali fonti bibliografiche

1. Boyce JA, Assaad A, Burks AW, et al: NIAID-Sponsored Expert Panel. Guidelines for the Diagnosis and Management of Food Allergy in the United States: Summary of the NIAID-Sponsored Expert Panel Report. J Allergy Clin Immunol. 2010 Dec; 126(6): 1105-18.
2. Burks AW1, Tang M, Sicherer S, et al: ICON: food allergy. J Allergy Clin Immunol. 2012 Apr; 129(4): 906-20. doi: 10.1016/j.jaci.2012.02.001. Epub 2012 Feb 23.
3. Heinzerling L, Mari A, Bergmann KC, et al: The skin prick test - European standards. Clin Transl Allergy. 2013 Feb 1; 3(1): 3. doi: 10.1186/2045-7022-3-3.

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