Si è tenuto il 13 e 14 ottobre il meeting annuale di Choosing Wisely International, per la prima volta online. In apertura ha tenuto una relazione Don Berwick, President Emeritus and Senior Fellow, Institute for Healthcare Improvement, dal titolo Addressing Overuse in the ‘New Normal’ .
La pandemia da COVID-19 farà emergere una “nuova normalità”, ha detto; nel frattempo ha accelerato molti processi di apprendimento, di comunicazione online e di telemedicina ma ha anche fatto emergere una diffusa mancanza di preparazione e pesanti disuguaglianze, in particolare negli USA.
Chi è interessato può ascoltare l’intervento di Don Berwick al link pubblicato in questa pagina

Molti concetti espressi possono essere ritrovati nell’articolo pubblicato su JAMA

Il meeting ha visto la partecipazione di 80 referenti di circa 20 Paesi. Sandra Vernero ha tenuto la relazione sulla risposta italiana alla pandemia e le prossime azioni di CW Italy: campagne per contrastare il sovrautilizzo di antibiotici (ulteriormente accentuato nella pandemia) e di Inibitori di Pompa Protonica (di cui si ipotizza il collegamento ad un maggior rischio di COVID). L’implementazione delle raccomandazioni di CW Italy e delle priorità cliniche (RAO) potrebbe definire una “nuova normalità”, in cui le prestazioni a rischio di inappropriatezza siano limitate il più possibile per privilegiare quelle basate su prove di efficacia, scelta tanto più necessaria in questo difficile momento in cui il sistema sanitario è travolto dall’epidemia.
Dal confronto tra i diversi Paesi è emersa particolarmente interessante l’esperienza della Nuova Zelanda di contrasto alle disuguaglianze accentuate nel popolo dei Maori, e quella di un collega dell’Africa Subsahariana che sta elaborando le prime raccomandazioni di Choosing Wisely per l’Africa: anche nei Paesi a basso reddito si ritrovano prestazioni non necessarie, accanto a pesanti carenze.
Si è anche riunito il gruppo sulla Formazione Medica, cui ha partecipato per l’Italia un rappresentante del SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), Andrea Pedot, presentando le 5 raccomandazioni italiane per gli studenti appena pubblicate